Speciale Elezioni/ 5

In compagnia del giambico Daniele Ventre e dell'infernale Hieronymus Bosch, ZIBALDONI s'incammina pensosamente verso le prossime elezioni politiche. Sette puntate tachicardiche, popolate di figure grottesche di scrittori politici banchieri, da scandire ad alta voce e in buona compagnia, per purificarsi dalle scorie velenose delle propagande.

di in: Politica poetica

5.

 

Banchiere e professore usuraiucolo

si cede in usufrutto alla politica

salendo in parlamento con la nomina

di senatore a vita senza merito

(dal golpe grigio del palazzo complice)

per l’equazione Calvin-Klein sui prestiti

e il tasso d’interesse sui depositi

(Montale e Montalcini infine cedano

agli alti monti di sapienza tecnica

e moda e morte sempre si affratellino).

Intanto le voragini contabili

ormai per tutti i paschi si spalancano

e a Siena in specie e al monte inaccessibile

che cime di giudizio in fretta avvallano

per il figliolo del sovrano tecnico

-ma i soldi dei vecchietti vanno all’estero:

così di oblate prede si satollano

i draghi che fra i monti si nascondono

e d’essere non visti si compiacciono

(pazienza poi se pochi se ne indignano).

Passato il bel Re Mafia videocratico

con fede e con bellezza, donne facili,

senz’altro ci serviva un accademico

(solenne sobrio compassato equanime)

per dare offe e bocconi a porci e cerberi

del liberismo Goldman-Sachs atlantico.

E nobili pulotti, a cui si tagliano

stipendi e carburanti, manganellano

studenti medi e schiere di disabili:

già, quando nella storia si disintegra

diritto e libertà, non c’è un altro essere

più cieco dell’idiota in casco e plexiglas

-se eccettui il neofascista un po’ maniaco

che a programmare stupri passa il sabato

e con gli amici va allo stadio o al cinema

passando per il borgo degli orefici.

Gli usurpatori intanto se la godono

in banca e in parlamento e ci guadagnano:

librati in metafisica vertigine

il loro sciacallaggio lo argomentano

con calcoli e ragioni ineccepibili

coi loro modi limpidi e impeccabili:

così la sciocca connivente vittima

accetta lungo il ciglio del patibolo

le cortesie d’abisso dei carnefici.

 

[V – continua]