Articoli di Enrico De Vivo

Tutto è corpo, e ogni corpo deve assolvere un dovere; se non vuole essere nullificato deve avere una finalità, che si manifesta nell’obbedienza alle grandi leggi del respiro personale, e del respiro di tutti gli altri viventi. E queste leggi non possono essere trascurate”. Anna Maria Ortese, “Corpo celeste” Le “note in condotta” sono scritture raccolte [continua]

La realtà in larga misura si va trasformando sempre più in una colossale fotografia, e il fotomontaggio è già avvenuto: è nel mondo reale”. Luigi Ghirri   Meno di niente Il nonno e la bambina sulla panchina mangiano il gelato. Un giovane soldato passeggia con il suo amore mano nella mano, cuore nel cuore… Queste [continua]

Sed qui certi esse possunt vidisse omnia?” G. B. Vico, De nostri temporis studiorum ratione, III A quanto pare, oggi l’unico modo di intendere la fantasia è quello insulso e frivolo legato alle suggestioni dell’infanzia o agli stordimenti del cinema: alla saga del Signore degli anelli o a Harry Potter, per intenderci. Dire “fantastico” equivale [continua]

Io credo che bisogna ripensare a tutta la questione di come si impara a scrivere quando si è bambini, e a quel passaggio che compiamo prima di arrivare alla lettura silenziosa, cioè la lettura sillabando con la voce le parole scritte, e quindi riflettere su quando si rompe quel filo che collega la voce alla [continua]

“La città è ovunque: dunque, non vi è più città (…). Non abitiamo più città, ma territori (territori da terreo, aver paura, provare terrore!?). La possibilità stessa di fissare confini alla città appare oggi inconcepibile, o, meglio, si è ridotta ad un affare puramente tecnico-amministrativo. Chiamiamo città questa ‘area’ per ragioni assolutamente occasionali. I suoi [continua]