Zibook

Polemiche, amicizia, estraneità

Un bel ripasso di storia della letteratura dagli albori del web. Un concentrato spumeggiante di idee, proposte, visioni, alterchi, polemiche, contraddistinto dall’entusiasmo e dall’ingenuità che animano sempre tutti gli inizi. In questo “ZiBook” si incontrano scrittori e personaggi più e meno noti, tutti incredibilmente e irrimediabilmente attratti – come in un castello di Atlante d’oggigiorno – dalla magia dell’espressione immediata e improvvisa (il “commento”!) all’interno della Rete.

Nel corso del suo primo anno di vita, tra il 2003 e il 2004, Zibaldoni e altre meraviglie (www.zibaldoni.it) partecipò con passione militante alla prima stagione della letteratura italiana via internet. Stagione che vide protagonisti blog individuali e collettivi, editori grandi e piccoli, e che segnò la nascita di esperienze che ancora oggi segnano il cammino nel campo semidesolato della letteratura.

In questo ZiBook speciale della collana Ricordanze, dedicata alla riproduzione dei numeri della Prima Serie della rivista, sono raccolti gli interventi relativi a due “incontri pubblici”, molto diversi tra loro, ma strettamente connessi ed entrambi esemplari dell’aria che si respirava all’epoca. Il primo è il resoconto di un dibattito che si svolse sulle colonne del blog Nazione Indiana, che vide la partecipazione, tra gli altri, di Tiziano Scarpa, Carla Benedetti, Raul Montanari, Antonio Moresco, oltre a Enrico De Vivo e Gianluca Virgilio naturalmente. Il secondo, invece, consiste negli Atti del primo Convegno di Zibaldoni e altre meraviglie, che si tenne a Frascati presso le Scuderie Aldobrandini e al quale intervennero Antonio Prete, Gianni Celati, Andrea Cortellessa, Paolo Morelli, Franco Arminio, Livio Borriello, Andrea Di Consoli e molti altri.

Entrambi furono “incontri pubblici”, dicevamo: ma il primo ebbe natura virtuale, svolgendosi completamente sul web, e si fondava su una sostanziale reciproca estraneità dei partecipanti; il secondo fu reale e concreto, ma soprattutto si basava sulla partecipazione di persone che si conoscevano e frequentavano da anni, e dunque parlavano ispirate dall’amicizia.

Il clima di estraneità che aleggiava sul primo “incontro pubblico” è ancora oggi palpabile scorrendo le pagine degli interventi della cruda polemica con Nazione Indiana, che aveva preso avvio da un articolo su l’Unità di Carla Benedetti, soffermandosi poi sull’idea di “comunità” e sulle possibilità, nella moderna società dell’isolamento e dell’alienazione, di costituire ancora gruppi di sodali e solidali. Nel resoconto del secondo incontro, si respira invece un’aria tutta diversa, con gli interventi di Antonio Prete e Gianni Celati in particolare, che danno aria al dibattito, intonando le voci e realizzando una corrispondenza felice tra ciò che viene detto e i modi e le forme dell’espressione.

Questo, dunque, si riesce a osservare a distanza di dieci anni. Non sappiamo se sia poco o molto. Il consiglio che possiamo lasciare a un lettore senza troppa pazienza, è quello di saltare a piè pari, se proprio non ce la fa, la prima parte relativa al “primo incontro”, che abbiamo intitolato Per la comunità avvenire, e di andare con fiducia agli Atti del convegno di Frascati, intitolati Visioni e idee per la comunità avvenire.

Il volume si chiude con un’intervista a Enrico De Vivo pubblicata il 18 aprile 2011 su Nazione Indiana, in occasione di un’inchiesta sui rapporti tra web e letteratura dal titolo Verifica dei poteri 2.0 (a cura di Francesco Guglieri e Michele Sisto). Può essere utile per riflettere ulteriormente su quello che è successo negli ultimi dieci anni in Italia nel mondo letterario che si muove nella rete e grazie alla rete, così come lo si è osservato dal piccolo angolo sperduto di Zibaldoni e altre meraviglie.

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