A schermo nero

di Marco Ercolani
Postfazione di Luigi Sasso
Pagg. 298 – Euro 21,90

L’universo del cinema, l’arte più giovane dello scorso millennio, è un universo ipnotico che stimola l’immaginazione a creare, ricreare, montare e smontare nuovi e antichi sogni. Intorno alle diverse anime del cinema questo libro intreccia un caleidoscopio di poetiche, appunti, lettere, interviste, confessioni, che registi, attori, produttori, direttori della fotografia, dagli anni del muto fino ai nostri giorni, potrebbero avere scritto o pensato. A schermo nero, come suggerisce il titolo, viene dall’oscurità di una visione interiore che riflette le sue tenebre per illuminarle. Nel film Io sono un evaso, un’amica chiede a Paul Muni, ex galeotto, vittima di soprusi e ingiustizie: «Come vivi?». Pochi secondi dopo lo schermo si fa nero e la voce dell’attore sibila, pianissimo, la risposta: «Rubo». L’augurio è che il cinema contemporaneo (e la letteratura, e l’arte in generale), non dimentichi il misterioso silenzio, la zona d’ombra iniziale da cui ha preso origine, e da lì ricavi la linfa di un futuro sempre e ancora da inventare.

 

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