Circolari

Alcuni di noi vanno ancora a scuola. Quando fanno ritorno a casa, a volte trascorrono ore a stilare o soltanto immaginare circolari improbabili, svolte nelle forme più svariate: dell’invettiva appassionata, del dialogo ameno, della satira menippea, dello studio scientifico, del poema… Nessun Ministro ha mai letto cose del genere, ne siamo certi, nessun Governante le ha mai nemmeno sognate. Nessun esperto ne ha mai scritto.

Io credo che bisogna ripensare a tutta la questione di come si impara a scrivere quando si è bambini, e a quel passaggio che compiamo prima di arrivare alla lettura silenziosa, cioè la lettura sillabando con la voce le parole scritte, e quindi riflettere su quando si rompe quel filo che collega la voce alla [continua]