Fotografia di Francesca Andreini
Fotografia di Francesca Andreini

Le prime volte

a cura di Francesca Andreini

Ho preso una quantità di pillole che mai avrei creduto di poter ingurgitare nello stesso giorno. Gialle, marroni, bianche e rosina. Toni naturali, pasticche enormi. Ho faticato a buttarle giù nonostante i litri di acqua e una gola tutto sommato ubbidiente. Forse era il cervello che si ribellava… “Ma sei matta? Vorrai mica prenderle tutte???!!!”, [continua]

Camminavo in un parco dall’erba curatissima e verde intenso. Alle spalle avevo lasciato una pista ciclabile sterrata, graziosamente curva, e gli amici che ci avevano invitato, che conversavano con mio marito. Davanti avevo un mare vasto, azzurro, liscio, e un cielo striato di nuvole leggere. Ho posato la bici e percorso alcuni passi soffici sull’erba [continua]

In realtà non stavo assolutamente facendo quello che credevo, ma questo l’ho capito solo dopo. Lì per lì ho strappato gli assegni e li ho messi nella busta con un gesto brusco, nato dalla serie di pensieri sgradevoli che tutta la faccenda mi stava causando. Ai miei piedi, sotto la scrivania, avevo il cestino colmo [continua]

Ero ospite, con i miei, di un amico che non c’era e che ci ha lasciato usare la sua casa lanciata a sessantaquattro piani da terra. Tutta curve, e aperta coi vetri sul panorama. Non voleva lasciare dubbi, l’architetto; voleva far percepire chiaramente a chi ci avrebbe abitato di essere proiettato oltre la norma, in [continua]

Non sapevo cosa aspettarmi. Qualcuno mi aveva parlato di questo uso a me sconosciuto, che invece qui è all’ordine del giorno, di mettere in vendita le parti mobili dentro il bene immobile. Se cambi casa e devi liberarti dell’arredamento diventato inutile fai una estate sale. Se sei vecchio e devi racimolare soldi per trasferirti in [continua]

Per forza di cose, nella vita, si fa sempre qualcosa per la prima volta, come respirare, camminare, bere il latte o un bicchiere di vino, cadere, andare in bici, guidare, baciare, scrivere una lettera o redigere un testamento. E per il corso naturale degli eventi, poi, queste prime volte vengono dimenticate perché troppo lontane dall’età [continua]