Zibook

Lettere a un giovane del XXI secolo

La letteratura, ha detto qualcuno, consiste nell’inviare lettere a destinatari sconosciuti. Giacomo Leopardi pensava a un giovane del XX secolo; i testi di questo ZiBook della collana Ricordanze che ripropone il terzo numero della Prima Serie della rivista letteraria Zibaldoni e altre meraviglie, uscito a giugno 2003, si rivolgono invece ai lettori del XXI secolo.

Nella sezione Preludi Enrico De Vivo prova a lanciare l’idea di una raccolta di pensieri e scritture Sulla guerra ‘per il nuovo ordine del mondo’, alla quale Gianni Celati contribuisce proponendo due testi che sembrano scritti oggi: una riflessione tratta dallo Zibaldone leopardiano (Idee per una ‘Lettera a un giovane del 20° secolo’) e una sua traduzione inedita di un discorso radiofonico di Antonin Artaud (Per finirla con il giudizio di Dio).

Nella sezione Zibaldoni Livio Borriello presenta la prima delle cinque sezioni che compongono il suo “zibaldone della percezione” dal titolo Tranne i contorni, mentre Enrico De Vivo svolge il tema della Persuasione riscrivendo un testo mirabolante di Carlo Michelstaedter. Elio Paoloni spiega perché tutti gli scrittori moderni vogliano scrivere romanzi (La lettera dello spedizioniere).

Le Altre meraviglie sono inaugurate da una storia di incontri ravvicinati tra vecchi e giovani di Massimo Riva (Christmas Carol). Seguono la prima parte di un’antologia di Gianluca Virgilio, Il racconto italiano del primo incontro, che raccoglie i “primi incontri” tra scrittori e intellettuali del Novecento, e le biografie molto probabili di Eraclito e Seneca, presentate da Mario Valentini (Vite di filosofi). Nicolò La Rocca, invece, con procace affabulazione, ripropone faccende di nobili e personaggi d’altri tempi (Palagonia), mentre Paolo Cartocci ricostruisce una storia vissuta in terre d’oltremare (Generi coloniali). E ancora: un memoriale quasi di attualità di Giuseppe Scattone (Mio figlio è accusato di omicidio); una storia di paura narrata da Claude Seignolle in Un vecchio melomane, e una serie di impressionanti allucinazioni brevi di Pierluigi Porazzi, autore de La sindrome dello scorpione. In chiusura, non manca la poesia: questa volta tocca a Raoul Precht, che presenta una plaquette dal titolo Vaga favilla.

Da segnalare nella sezione Archivi le parti conclusive del Piccolo sillabario astrale di Alessandro Banda, delle Chiacchiere distratte di Mattia Mantovani, de La Città del Pane e dei Postini di Giorgio Messori e degli Scritti zibaldoniani di Gianluca Virgilio.

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