Opera di Jacek Yerka
Opera di Jacek Yerka

Paesologia

Dalle nostre parti agli inizi di gennaio può succedere di tutto: può soffiare da sud-est, dalla Siria, dai deserti dell’Egitto e della Libia, lo scirocco con nubi nere e veloci che trascorrono nel cielo e riversano il loro carico solo quando il vento si placa, oppure può nevicare se dalla Russia e dal Baltico, attraverso [continua]

[La terza domenica di ogni mese nella mia città si svolge il mercatino dell’usato. Mi ci reco spesso soprattutto per il piacere di scovare qualche vecchio libro. Il mese scorso, mentre stavo sfogliando una rivista polverosa presso la bancarella di un venditore marocchino, ecco che mi capitano tra le mani alcuni fogli scritti a penna, [continua]

“Ma i veri viaggiatori partono per partire: cuori leggeri, come palloni in alto vanno, il loro corso mai vorrebbero smarrire, dicono sempre ‘andiamo!’ ed il perché non sanno”. Charles Baudelaire, Il viaggio, tradotto da Antonio Prete   Un viaggio può essere motivato da un desiderio di evasione. Per tutto l’anno siamo costretti a risiedere nel [continua]

Per fortuna ci sono le scoperte astronomiche. «Ecco la notizia che tutti aspettavate», hanno sentenziato qualche mese fa gli scienziati della Nasa annunciando ai media e alla comunità internazionale la scoperta del “pianeta gemello” della Terra, Kepler 452-b. Una volta l’uomo aspettava notizie meravigliose dagli esploratori di terre sconosciute e remote, oggi le aspetta dagli [continua]

“Secondo me un viaggio è andare da un paese all’altro. Un viaggio si fa quando si deve andare in luoghi lontani e non vicino, altrimenti si chiamerebbe spostamento. Andare a lavorare o a fare un servizio per me non è un viaggio ma semplicemente uno spostamento. Un’altra definizione che si può dare di viaggio è [continua]

ROMA, SCIPIONE   Era lavica rossa pittura Piazza Navona quei secoli lunghissimi e brevissimi in cui Scipione divorò la vita. Anche sulla Piazza ellittica e colonnata del Bernini e sulle mani rattrappite del Cardinal Decano turbinava il porpora della rivolta. Roma sotto una colata densissima di lavico colore e il pittore al lavoro t’invito ad [continua]

In quest’esercizio di paesologia mi proverò a raccontare del mio paese natale scrivendo di luoghi altri da lui. La scienza della paesologia credo ammetta tali apparenti contraddizioni, perché i paesi respirano talvolta anche all’ombra o per affinità o per contrasto con luoghi altri. Racconterò delle sue Capitali, dal momento che il mio paese natale si [continua]

Primo uragano  Il vento sale e si spande, rincorre se stesso, incurante degli ostacoli. Che sibilano e ruggiscono, soffiano, scricchiolano. I camini e le ringhiere, gli spigoli, le foglie. Tutto ha preso vita e fa rumore, animato da questo vento pazzo. Le saette fanno rapidi tagli bianchi nel buio e dopo pochi secondi arriva il [continua]

Spennati e contenti   Che sistema cinico, complesso, difficile… Vien da chiedersi come si orientino, come trovino l’ottimismo e la forza d’animo per procacciarsi l’assistenza medica, gli americani, in questa foresta di affari privati.   “Che assicurazione ha?”   Dice, spiccia, la segretaria dello studio medico. Sorvolando sul fatto che dalla tua risposta dipende la [continua]

La primavera, da queste parti, si distilla piano piano, ogni giorno di luce un minuto in più, una frazione di grado, un boccio su un ramo secco, un tono di verde nel giallo dei fili d’erba. Gli umori ricchi e caldi ancora celati nelle piante e negli animali. Tutto si muove lento, gli scoiattoli zampettano [continua]

Conosco bene una ragazza del Senegal. Viene da uno di questi villaggi sereni, scanditi da luce e ombra, suoni, voci, vento e sabbia rossa. Le donne con i bambini legati da sempre dietro la schiena e gli uomini chini da sempre sulle zolle aspre. Il fiume che corre poco lontano e le mangrovie che frugano [continua]

I PARTE Per la notte di Halloween ti sei messo addosso una palandrana dei periodi confusi della tua giovinezza in cui ti sentivi misterioso e collegato al tempo stesso. Ti impallidivi la faccia e ti vestivi solo di nero. Il cappotto è strano, fuori ogni moda ma l’hai conservato con la scusa che è molto [continua]

Noi siamo in mezzo a un ciclone, un vento fortissimo che scuote tutto ciò che abbiamo intorno e lo minaccia, lo strappa alle nostre mani, da sotto i nostri piedi, alla vista e all’udito. Così, una faccia amica e un luogo che abbiamo frequentato per anni, un angolo caro di una strada, una spalla su [continua]

Le erbe selvatiche raccolgono il vento, iniziando il passante alla legge schiva del luogo. Ci fermiamo ad una cappella lungo la strada, costruita da un brigante a colpi di scalpello. Dinanzi al cancello c’è scritto: ‘Non so pregare. Non so che cosa dire. Non ho niente da dare. Accendo una candela. Questa luce che brilla [continua]

Nella mente Noi siamo sempre in mezzo. Rocco Ronchi, “Liberopensiero”: “Limite” Giovedì ventidue gennaio 2009. Ore 07:00. Oggi dovevo essere a Roma. Ci sarebbero stati degli amici cari ad aspettarmi, ma è arrivata l’australiana: febbre a trentanove e mezzo, dolori muscolari, brividi, malessere generale, mancanza di appetito, in rari casi congiuntivite, nelle persone anziane anche [continua]

La mia discesa in Grecia ha ristabilito i vecchi contatti intrattenuti da anni. All’inizio mi sono sentito un poco spaesato, ma ben presto mi sono ben ambientato. Luoghi, persone e cose mi sono oramai abbastanza noti. Non ci vado per turismo. Mi attraggono le cose più semplici e scontate: la luce del sole, che laggiù [continua]