Giorgio Vasari, <em>Sei poeti toscani</em>
Giorgio Vasari, Sei poeti toscani

Conversazioni

Temi, discussioni, autori della letteratura contemporanea

Poche parole che non ricordo più è come un sogno inafferrabile. Il lago attorno a cui si svolge la narrazione ha evocato in me l’immagine della pozza d’acqua, di un verde misterioso e abissale, che mi fu rivelata dall’indovino Ambakene del villaggio dogon di Yendumma, acqua protetta e segreta, nascosta tra le rocce nel cuore del villaggio, sacra perché in essa era tutto il sapere del tempo antico, passato e presente” [B. F.]

Ho incontrato Maurizio Noris per una presentazione a cui doveva partecipare il suo amico Franco Loi: cercavamo di instradare preventivamente l’intervento del grande poeta milanese che, come giusto, ci scappava da tutte le parti. Pur vivendo nella stessa città (o meglio provincia), non conoscevo Noris. Una buona occasione per tutti sono ora la sua raccolta [continua]

Conversazione con Jean-Francois Lattarico, professore di Letteratura italiana presso l’Université Jean Moulin – Lyon 3, che si interessa da sempre di letteratura e melodramma dei secoli XVII e XVIII. Suo campo d’indagine privilegiato è il Barocco italiano.

In seguito alla pubblicazione di Sibber (Effigie, 2014), di cui avevamo dato una breve anticipazione sulla nostra rivista (e anche a seguito di varie recensioni uscite sul libro, che hanno sollevato questioni degne di approfondimento nella riflessione sulla letteratura odierna), ho chiesto a Walter Nardon di parlare più direttamente della narrazione e di vari aspetti della pratica narrativa. Questo è il risultato della nostra conversazione, che è anche il primo testo di una nuova rubrica della nostra rivista.