Speciale Elezioni/ 6

In compagnia del giambico Daniele Ventre e dell'infernale Hieronymus Bosch, ZIBALDONI s'incammina pensosamente verso le prossime elezioni politiche. Sette puntate tachicardiche, popolate di figure grottesche di scrittori politici banchieri, da scandire ad alta voce e in buona compagnia, per purificarsi dalle scorie velenose delle propagande.

di in: Politica poetica

6.

 

Mi dicono, dei soli che tramontano,

che le ombre ai nanerottoli le allungano

e le mediocrità si ingigantiscono,

così che respirare l’aria limpida

diventa poco a poco impraticabile

e poi i pensieri ti si paralizzano.

E non è un caso allora se al crepuscolo

imperano soltanto i nanerottoli

e con le loro chiacchiere ci aduggiano

e con le loro facce improponibili

e con i loro nomi innominabili.

Allora quel che sembra ragionevole

diventa mano a mano più improbabile

per la malia d’autorità dogmatiche

chiesastiche, accademiche, politiche

(che fa lo stesso e i giochi non ti cambiano).

E credi ciecamente che svenandoti

risanerai le casse dell’erario,

e senti da un ebreo che l’olocausto

è finto o che le pasque sanguinavano,

e credi che una casta di pedofili

sacerdotali t’evochi un miracolo,

sèi anche pronto a credere in un despota

di banca o d’armi (che non sai distinguerli)

sia d’ieri o d’oggi o d’un futuro prossimo,

e credi che dei pochi sia legittimo

il privilegio e tutti gli altri al macero

e credi che un erode doni all’UNICEF

i biberon, le tettarelle in plastica

per fare opere buone di domenica.

E dopo tanto eccedere nel credere

ci scrivi su requisitorie becere

respinto al fondo d’una nota in margine

insieme a tutti gli altri nanerottoli,

e credi che la storia sciolga il bandolo

e indori anche per sbaglio un po’ la pillola

a un ticchettio di giambi tachicardici.

 

[VI – fine]