Canzoni come niente

di in: Bazar

foto di Filippo Ciappi

 Il funzionale è il peggiore di tutti i valori”

George Perec

Accade a volte che accogliere e seguire una prospettiva rasoterra conduca molto più il là di quanto ci si aspetti. Fotografare uno specchio d’acqua, regalo di una pioggia improvvisa, può svelare una grazia impensata che neanche cento pose studiate riescono a catturare. Solo l’ascolto con tutti i sensi aperti e svagati e una disposizione a raccogliere l’evento più semplice, apparentemente ordinario e insignificante, aiutano a svicolare dalla retorica e dagli inganni del cosiddetto senso o messaggio. C’è un bellissimo documentario di Joris Ivens, Pioggia, in cui il fluire mutevole dei fenomeni atmosferici crea una danza armoniosa, come una serie di stati sospesi consegnati a una visione, e i volti e i corpi dell’umanità affaccendata si imprimono come figure partecipi di un andamento collettivo, che tutto parifica e include. E lo stesso effetto, di collezione attenta di attimi e istantanee, senza pretese, senza esclusioni, si può a mio parere evocare e raggiungere con la canzone, e con il canto. C’è un album, Lunario, e c’è un progetto musicale , Public, in cui si ascoltano  liriche semplici e  ironiche, visioni senza presunzioni, parole increspate, abitate dalla voce empatica e sinuosa di Paolo, il cantante. Il respiro qui si fa a volte più intimo, a volte corale quando si parla di attualità o di grandi aspettative. L’ascolto non è forse immediato, ai giri di parole ti affezioni pian piano, ma la pazienza ripaga, e nel finale, come nella foto qui sopra, si può davvero uscire all’aria e riprendere vigore dal sole, depurati.

Per scaricare GRATIS il disco dei PUBLIC “Lunario”, vai a: http://www.publicmusic.it
L’immagine della pioggia è di FILIPPO CIAPPIhttp://www.flickr.com/photos/kilobar