Versi gargantuesconani

Colpi di castagnette

Colpi di castagnette
cenere del quotidiano
sugli spigoli sudario
il volo del tafano.

Fessura di luce
giorno di cerone e biacca
stride sul muro
scaglia di calce che si stacca.

Truce leprecauno
dibbuk, pera puttina,
tra le quattro pareti
il sembiante di cagna volpina.

Arriva la stagione meninas
sudano le lenzuola
una palla di neve
in mano a Mari Barbola.

Sparuto e minuscolo
sopra una forcella
si tiene in mano un nano
la cabbala delle budella.

Laggiù nella bruma

Laggiù nella bruma
una navicella lentissima
un seme di zucca con tenebroso
astronauta Maya
e topolini di luce
va verso lontane Tremiti.

Diedi lode

Diedi lode
della mia gratitudine
sempre a questo miele
cuoco, cucu, cubico,
o bel cucchiaio
o Pacifico dolcioso
o trasatlantico.

Baooommm…

Baooommm…
spavento di tuono
tirintintin…
gocce abbecedario
salta correndo il maratoneta
tempesta l’insegue.

Ioio e Iome

Ioio e Iome
facevano gags a tre
tra lazzi e nonsense…vè!
Ora son Ioio, ora son Iome
In pista
altro dov’è?