(Non sono un) falso profeta

In esclusiva per i lettori di Zibaldoni, la traduzione dell'ultima canzone di Bob Dylan, uscita ieri in internet. La traduzione e la nota di presentazione sono di Alessandro Carrera, studioso e curatore dell'opera di Dylan pubblicata in italiano.

di in: Bazar

È la terza canzone che Bob Dylan ha anticipato in internet da un mese in qua. La prima, Murder Most Foul, una lunga poesia semi-recitata su una scarna melodia, e dedicata all’assassinio del Presidente John Fitzgerald Kennedy, ha scalato le classifiche mondiali di Billboard come la canzone più scaricata in assoluto. Nei suoi sessant’anni di carriera, a Dylan non era mai accaduto di avere un single come numero uno. Perfino la celebre Like a Rolling Stone si era fermata al numero due (il numero uno era stato Eve of Destruction di Barry McGuire, oggi ricordata soltanto perché, appunto, aveva soffiato il posto a Like a Rolling Stone). La seconda, I Contain Multitudes, era invece una sorta di autoritratto, anch’esso musicalmente molto delicato, basato sul celebre verso di Walt Whitman (“Sono vasto… Contengo moltitudini…”). Non pareva possibile che Dylan, il cui ultimo album di canzoni originali risale a Tempest del 2012 (gli album più recenti sono tutte cover) avesse registrato solo due canzoni quasi cameristiche. E infatti la terza, uscita l’8 maggio, False Prophet, è stata accompagnata dalla notizia che un nuovo album di brani originali è in uscita il 19 giugno, a dispetto della pandemia, a dispetto dei negozi di dischi chiusi o con l’acqua alla gola, a dispetto di ogni malasorte come è nel modus operandi di Dylan da quando ha imbracciato una chitarra.

Il nuovo album di brani originali sarà doppio e si chiamerà Rough and Rowdy Ways, traducibile come Modi rozzi e litigiosi; il titolo è derivato dal ritornello di una canzone di una star del country degli anni Venti e Trenta, Jimmie Rodgers, in cui Rodgers canta (con ampio uso di yodel) che gli piacerebbe sistemarsi e fare una vita rispettabile, ma è troppo affezionato alle sue maniere rozze e un po’ incivili. False Prophet ristabilisce un equilibrio rock-blues che nelle due altre canzoni pareva stemperato in favore di un approccio cameristico e minimalista. Anzi, qui Dylan vira decisamente sul demonico, come aveva già fatto in My Wife’s Home Town inclusa in Together Through Life del 2009 (una canzone basata su un blues di Willie Dixon, in cui la voce narrante avvisa di non scherzare con lui perché è uno la cui moglie è nata all’inferno – cioè è il genero del diavolo) e in Early Roman Kings, inclusa in Tempest del 2012 (in cui i “sette re di Roma” del titolo sono i potenti della terra, una gang del Bronx molto attiva negli anni Ottanta, o forse tutt’e due le cose insieme).

False Prophet parla dalla posizione di chi, a settantanove anni d’età (che compirà il 24 maggio di quest’anno), si sveglia un mattino e si dice: “Ma è possibile che io sia ancora vivo?”. E non perché ci sia qualcosa in contrario a toccare gli ottant’anni, ma perché quando si è vissuta la vita di “Bob Dylan” si è vissuto secoli, si può parlare come Dio o come il diavolo, anzi si finisce per capire le ragioni di entrambi, o ci si guadagna la presunzione di capirle. Non sono un falso profeta, canta Dylan due volte, specificando di essere nemico dell’inganno, del tradimento, e della vita senza senso e non vissuta. Di falsi profeti ce ne sono tanti, la Bibbia non fa che avvertire di non seguirli, ma il diavolo non è veramente un falso profeta. Inganna, ma soltanto chi vuole farsi ingannare. Non è capace di abbindolare i semplici come fanno i falsi profeti, e infatti le leggende popolari sono piene di contadini che si rivelano più furbi del diavolo, mentre c’è un numero molto minore di storie a base di uomini del popolo capaci di smascherare l’ultimo venditore di pozioni magiche arrivato nel villaggio. Dylan ci tiene a precisare di non essere fra questi ultimi, lui che tante volte è stato definito profeta. Per questo può far terminare la canzone con un distico assolutamente trionfale: “Non sono un falso profeta, no, non sono promesso a nessuno,/ Non mi ricordo quando sono nato, e quando sono morto l’ho dimenticato”.

Offro qui la mia traduzione, che spero un giorno venga a unirsi, insieme all’intero Rough and Rowdy Ways e ad altri inediti, all’edizione in tre volumi delle Lyrics di Bob Dylan che ho curato per Feltrinelli nel 2016 e nel 2017. La traduzione di Murder Most Foul è uscita su DOPPIOZERO [https://www.doppiozero.com/materiali/bob-dylan-murder-most-foul]; quella di I Contain Multitudes su https://ytali.com/2020/04/19/la-moltitudine-che-e-bob-dylan/

Falso profeta

Un altro giorno senza fine, un’altra nave in partenza,

un’altra giornata di rabbia, dubbio ed amarezza.

So com’è successo, ho visto come è cominciato,

ho aperto al mondo il mio cuore e il mondo ci è entrato.

Salve Mary Lou, salve Miss Perla,

le mie guide piedipiatti venute dall’inferno.

Non c’è stella in cielo che brilli più di voi,

fate sul serio, voi ragazze, e io faccio lo stesso.

Sono nemico dell’inganno, nemico della discordia,

nemico della vita senza senso e non vissuta.

Non sono un falso profeta, so quello che so,

vado dove solo chi è da solo ci può andare.

Sono il primo tra pari, secondo a nessuno,

l’ultimo dei migliori, gli altri seppelliteli pure.

Seppelliteli nudi col loro argento e l’oro,

tre metri sottoterra e alla loro anima una prece.

Cosa stai guardando? Non c’è niente da vedere,

è solo un po’ di brezza che mi gira tutto attorno.

Andiamo a passeggiare nel giardino che è bello spazioso,

ci siederemo all’ombra vicino alla fontana.

Cerco il Sacro Graal in giro per il mondo,

canto canzoni d’amore, canzoni di tradimento,

non m’importa quel che bevo, non m’importa quel che mangio,

salirò su montagne di spade a piedi nudi.

Mia cara, tu non mi conosci, non puoi neanche indovinare,

non sono quel che il mio aspetto di spettro suggerisce.

Non sono un falso profeta, ho solo detto quel che ho detto,

sono qui a portar vendetta sopra qualche testa.

Stendi la mano, non c’è niente da tenere,

apri la bocca, te la riempio d’oro.

Oh, povero diavolo, guarda in alto se ti va,

la Città di Dio sta là in cima alla collina.

Salute a te straniero, salute e arrivederci,

regnavi sulla terra, ma ci regno anch’io.

Hai perso il mulo, hai il cervello avvelenato,

ti farò sposare a una catena da forzato.

Mia cara, la mia vita la conosci,

quando il tuo sorriso incontra il mio a qualcosa bisogna rinunciare.

Non sono un falso profeta, no, non sono promesso a nessuno,

non ricordo quando sono nato, e quando sono morto l’ho dimenticato.

*

False Prophet


Another day that don’t end, another ship goin’ out
Another day of anger, bitterness, and doubt
I know how it happened, I saw it begin
I opened my heart to the world and the world came in

Hello Mary Lou, hello Miss Pearl
My fleet-footed guides from the underworld
No stars in the sky shine brighter than you
You girls mean business and I do too

Well I’m the enemy of treason and the enemy of strife
I’m the enemy of the unlived, meaningless life
I ain’t no false prophet, I just know what I know
I go where only the lonely can go


I’m first among equals, second to none
Last of the best, you can bury the rest
Bury ‘em naked with their silver and gold
Put them six feet under and a pray for their souls


What are you lookin’ at? There’s nothing to see
Just a cool breeze that’s encircling me
Let’s go for a walk in the garden so far and so wide
We can sit in the shade by the fountain-side

I search the world over for the Holy Grail
I sing songs of love, I sing songs of betrayal
Don’t care what I drink, I don’t care what I eat
I’ll climb the mountains of swords on my bare feet

You don’t know me darlin’, you never would guess
I’m not like my ghostly appearance would suggest
I ain’t no false prophet, I just said what I said

I’m just here to bring vengeance on somebody’s head


Put out your hand, there’s nothing to hold
Open your mouth, I’ll stuff it with gold
Oh you poor devil look up if you will
The City of God is there on the hill


Hello stranger, hello and goodbye
You ruled the land, but so do I
You lost your mule, you got a poison brain
I’ll marry you to a ball and chain

You know darlin’ the kind of life that I live
When your smile meets my smile something’s got to give
I ain’t no false prophet, no, I’m nobody’s bride
Can’t remember when I was born, and I forgot when I died.