Articoli di Davide Racca

Perché mettere nel muso di un mammifero o nel becco di un uccello un pensiero umano? e perché fare di una zampa, di un’ala o di una pinna l’alter ego di un piede o di una mano? idee, fiabe, aneddoti e favole in forma di animale mi si raccolgono attorno come a un falò tribale [continua]

Scimmia Cosa aveva da ridire poi la scimmia! Ché – stanca, – era stanca di grattarsi sempre – e in più senza coscienza! No! – non era vero – che qualcosa era cambiato col tempo – No, stava ancora lì, al di qua delle grate, al di là del niente, e il freddo le era [continua]

La fiaba del lupo

di in: Bazar

Gatto Ormai vecchio, lo consideravano un saggio, esperto del mondo, entrato e uscito dalla vita più di un normale gatto. Chi gli portava cibo temeva i suoi occhi avvolti da mistero, perché uno, confuso, andò per chiedergli consiglio … e si perse. Non rimise più zampa sulla terra … Si dice che ancora cammina nel [continua]

Vincent

di in: Bazar

1 Se porgi l’orecchio al cielo sentirai dei corvi, Più voraci nel vuoto che nel nero… Ma se voli Inseguito da altri voli, sei prigioniero di una tela. 2 Girotondi di nuvole e raffiche di vento Dal promontorio. Falci taglienti al di là Dell’orzo recidono l’azzurro secco Del destino. Con una lingua solitaria Il cuore [continua]

Doppio ritratto a Giuseppe Caccavale Il mio sguardo lucido è finito nella tua luna opaca dietro grate di una finestra di ottobre. Abbiamo parlato a lungo di tua madre che contava i soldi che ti contavano (pochi del resto se escludevi quelli che non ti davano da bere). Potevi prendere a calci una lattina all’epoca [continua]