Articoli di Gustavo Paradiso

Gustavo Paradiso: Qual è il tema o il motivo – se ce ne è uno – che unisce i racconti de La fine dei nostri problemi?    Gianni Agostinelli: Sono racconti, alcuni molto brevi, accomunati dalla volontà di immergersi nel tempo presente della narrazione di un accadimento. Un istante della giornata, un piccolo particolare che [continua]

Gustavo Paradiso: Vogliamo cominciare dal titolo? Perché L’animalista?   Alberto Volpi: Be’, il titolo potrebbe generare qualche equivoco, perché qui con “animalista” non si intende il significato oggi più corrente, cioè quello di amante o difensore degli animali, ma piuttosto chi scolpisce soggetti di quel genere. Si tratta del protagonista del primo racconto, che svolge [continua]

Gustavo Paradiso: Ciò che sorprende in Manuelito se ne va è che all’inizio sembra che scrivi a caso, senza una direzione, senza storia, poi invece vien fuori una costruzione polifonica che fa credere il contrario, ossia che tutto sia pianificato fin dalle prime righe, e tuttavia il lettore continua ad avvertire insieme ordine e caos. [continua]

Gustavo Paradiso intervista Pietro Altieri, autore di Una disperazione confusa, il primo ZiBook della collana Lontananze prodotto da Zibaldoni e altre meraviglie. Altieri evoca i suoi riferimenti letterari e parla del suo metodo di composizione, ispirato al montaggio cinematografico e ai collage dei dadaisti e di William Burroughs.

Escono in questi giorni i primi due volumi della collana Questo è quel mondo, diretta da Enrico De Vivo per la casa editrice QuiEdit di Verona. Si tratta di Divagazioni stanziali, dello stesso De Vivo, e di Nessuno ti può costringere, di Francesca Andreini. I due volumi sono presentati, rispettivamente, da Gianni Celati e da Marianne Schneider. Abbiamo intervistato De Vivo sul progetto editoriale e sui programmi futuri.

Devi impegnarti, devi migliorare – gli dice pio il suo benefattore– devi svegliarti, devi lottare per progredire e per la tua umanità: perché il mondo funzioni meglio perché tutto vada per il verso giusto devi avanzare perché la vita è bella perché non deve finire insomma per la libertà. Lui gli risponde: guarda questa foto [continua]

Da domani, e fino al quattro maggio, a Leicester, in Inghilterra, si discute di fantasticazione in un convegno organizzato dalla locale Università, che avrà come ospiti Gianni Celati, Ermanno Cavazzoni, Daniele Benati e molti altri (vedi il programma qui sotto). In Italia, nel frattempo, si discute di Apocalisse. In un evento eccezionale con musiche, spettacoli [continua]

Che cosa vi avevo detto? Che allo scadere del mese sarei andato a trovare i due zibaldoniani in vacanza. E così ho fatto. Li ho sorpresi uno nella sua casa, che se ne stava tranquillo davanti ad un camino spento, intento a leggere un romanzo dell’Ottocento di novecento pagine; l’altro in un bar di un [continua]

Un’antica leggenda indiana racconta che una volta i guerrieri di una tribù, rinchiusi dai bianchi in una riserva, dapprima cercarono in ogni modo di aprirsi un varco e di rompere i muri della segregazione; poi, quando videro che tutti i loro sforzi erano vani, litigarono fra di loro e si scannarono a vicenda. Rimasero in [continua]

Un lettore di professione è in primo luogo chi sa quali libri non leggere; è colui che sa dire, come scrisse una volta mirabilmente Scheiwiller, ‘non l’ho letto e non mi piace’. Il vero, estremo lettore di professione potrebbe essere un tale che non legge quasi nulla, al limite un semianalfabeta che compita a fatica [continua]