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Borel

di in: Bazar
Pierre Soulages (1957)

Un dettaglio: io non ho mai scritto una riga. Quello che ti ho letto è tutto scritto qui, nella mia testa. Per me i fogli sono solo cose da riempire di ghirigori. Là troverai solo la cenere dei miei sigari. Prendili pure.

Erano strette, quelle curve, molto strette. Non bisognava guardare da altre parti, non bisognava ascoltare la musica o l’amico. Solo guardare e tenere lo sterzo ben saldo, calcolare bene quanto girarlo, e quando; prima che finisse la curva, girare veloce dall’altra parte. Una volta, un’altra. Un’altra.

Che è cosa ancora più strana, considerando che non era solo un cibo avariato e quindi non sano. Era anche cibo putrefatto; un organismo che è passato dal mondo dei vivi, delle sostanze che ci sostengono, che bruciano dentro di noi facendoci muovere, interagire, sviluppare cellule necessarie e tutto il resto, al regno immobile in cui le cose si trovano in una dimensione fredda, silenziosa, che ci nega nutrimento, ci blocca, ci fa deperire e infine sparire.

Alle venti e diciotto di venerdì 16 giugno c’erano quasi trentadue gradi, ma non era tanto il caldo a irritarlo, quanto l’intuizione improvvisa – e ormai improrogabilmente definitiva – che il ritardo di lei non dipendesse in alcun modo dal tempo impiegato a prepararsi, ma da qualche inspiegabile occupazione in cui doveva essersi impegnata fino [continua]

Gustavo Paradiso: Qual è il tema o il motivo – se ce ne è uno – che unisce i racconti de La fine dei nostri problemi?    Gianni Agostinelli: Sono racconti, alcuni molto brevi, accomunati dalla volontà di immergersi nel tempo presente della narrazione di un accadimento. Un istante della giornata, un piccolo particolare che [continua]

Gustavo Paradiso: Vogliamo cominciare dal titolo? Perché L’animalista?   Alberto Volpi: Be’, il titolo potrebbe generare qualche equivoco, perché qui con “animalista” non si intende il significato oggi più corrente, cioè quello di amante o difensore degli animali, ma piuttosto chi scolpisce soggetti di quel genere. Si tratta del protagonista del primo racconto, che svolge [continua]