– In che negozio l’hai preso? – No, da nessuna parte. Online. Online non è un posto, tu compri prima di comprare, la cosa è tua prima di averla. Vai a casaccio muovendo solo gli occhi e le dita. Il resto del corpo è assente e parassita, padrone dello schiavo sapiente (hegeliano) di occhi-dita-mente connessa. [continua]
Giorni fa in un bar di periferia m’è capitato di sentir dire: “Quando accetto di fare qualche cosa la faccio bene”. Si trattava di un nero, un ragazzo alto con la tuta da operaio, ben piazzato e in salute, appizzando l’orecchio ho capito che lavora in una piccola fabbrica di congegni frenanti nei dintorni, ed [continua]
Inafferrabile Già, con te non posso fare come con il mio editore (come si chiamava?) quando venne a trovarmi. Lui non mi conosceva e io lo ricevetti compunto, offrendogli una tazza di tè, spacciandomi per il servo di Walser. Poi feci un inchino e sparii nella stanza accanto. Per ritornare qualche minuto dopo, senza l’uniforme [continua]
Quassù, dalle mie parti, vivono personaggi che vale la pena braccare. C’è ad esempio un tizio, un vecchietto tutto rughe, pallido come un agonizzante, che si fa spesso vedere ai vernissages e alle premières – ovunque ci sia da scroccare cibo e vino gratis. Non gli importa nulla di quadri, libri, conferenzieri: se ne sta [continua]
Gustavo Paradiso: Qual è il tema o il motivo – se ce ne è uno – che unisce i racconti de La fine dei nostri problemi? Gianni Agostinelli: Sono racconti, alcuni molto brevi, accomunati dalla volontà di immergersi nel tempo presente della narrazione di un accadimento. Un istante della giornata, un piccolo particolare che [continua]
Un racconto tratto da La fine dei nostri problemi, lo ZIBOOK di Gianni Agostinelli.
venne il vento, il primo freddo pungente. vagavo vuoto come foglie, gli alberi spogli tramavano il cielo. era un attimo e una stagione, ed ero niente… il sonno si spandeva nel sonno: scavava nel sonno, si radicava nel sonno… la bocca cavernosa di una tana mi richiamò con un lungo polifonico sbadiglio. entrai nel suo [continua]
Piccolo inventario di cose, persone, esercizi commerciali presenti e assenti a Milano, in via G.A. Borgese, scrittore, 1882-1952, stilato durante e dopo brevi osservazioni tra il settembre e il dicembre 2012. Cose – Un tavolino di plastica blu con due sedie ugualmente blu su un balcone del primo piano del palazzo all’inizio della via, [continua]
Gustavo Paradiso: Vogliamo cominciare dal titolo? Perché L’animalista? Alberto Volpi: Be’, il titolo potrebbe generare qualche equivoco, perché qui con “animalista” non si intende il significato oggi più corrente, cioè quello di amante o difensore degli animali, ma piuttosto chi scolpisce soggetti di quel genere. Si tratta del protagonista del primo racconto, che svolge [continua]
Il racconto di Alberto Volpi che apre lo ZIBOOK numero 2 della collana Lontananze.
Ricorreva il 125° anniversario della nascita di Robert Walser, quando nel settembre 2003 vedeva la luce il quarto numero di Zibaldoni e altre meraviglie, uno dei più ricchi e luminosi forse proprio perché ispirato allo scrittore svizzero. Lo riproponiamo oggi integralmente nella collana ZiBook Ricordanze. Nella sezione Preludi campeggiano due prose inedite di Walser, tradotte [continua]
Gustavo Paradiso: Ciò che sorprende in Manuelito se ne va è che all’inizio sembra che scrivi a caso, senza una direzione, senza storia, poi invece vien fuori una costruzione polifonica che fa credere il contrario, ossia che tutto sia pianificato fin dalle prime righe, e tuttavia il lettore continua ad avvertire insieme ordine e caos. [continua]
In esclusiva per i nostri lettori, un capitolo tratto da Manuelito se ne va, lo ZIBOOK di Enrico Careri.
Riprendo dopo vari mesi la riflessione avviata con il post inaugurale di questa rubrica. Qui a Zibaldoni si sapeva che in seguito mi sarei ritirato nel silenzio, e ho trovato comprensione per la mia impasse. Un collaboratore della rivista, in particolare, si è mostrato particolarmente caloroso, raccomandandomi di non mollare, letteralmente di «tener testa agli [continua]
Entro i primi di luglio pubblicheremo cinque nuovi ZiBook: due RICORDANZE (gratuiti) e tre LONTANANZE (a 5,99 euro). Ecco i dettagli.
Da Google Earth le voci non le senti, ma a volo d’uccello, non troppo lontano, arrivano i suoni e gli idiomi. Da lontano, oltre il Ponte Sisto a Roma, di là dal fiume Tevere, senti le lingue di Trastevere, dove il dialetto locale fino a cinquant’anni fa era un baluardo e una barriera sonora a [continua]