Scartafacci e punzecchiature/ 7

Quanti errori ho commesso nella tua vita!

di in: Bazar

Decoro: che bella parola, oramai desueta…

Dopo una certa età, i dilemmi dell’estetica, se non dell’esistenza, non possono che risolversi nella ritirata.

Sono un massimalista del quotidiano, incapace di portare a compimento qualsivoglia programma minimo.

Analgesici: in seguito al ricovero d’urgenza, sono diventato più saggio; cerco ancora l’amore, però lo identifico tempestivamente con l’assenza di dolore.

Se proprio dovessi servirmi di un «selfie», sceglierei di plagiare un’immagine della mia più recente colonscopia – veritiera idiografia dell’anima neuro-vegetativa…

Quanti errori ho commesso nella tua vita!

Sono contro la trasmissione del sapere: ultimamente finisce sempre nelle mani sbagliate.

Possedeva così pochi pensieri che si sentiva obbligato a scialacquarli con munifica liberalità.

Métissage: trapassare transitando tra i generi.

In Messico perfino gli infermi e i morenti sono sottomessi all’imperio della separazione sociale – secondo una logica perfetta, non esattamente simbolica, vengono divisi fra la calamitosa sanità pubblica e l’esosa sanità privata…

Ignoro quale specie di «esotismo lombrosiano» abbia attirato la moltitudine di «nomadi digitali» – o, per meglio dire, di statunitensi beoti e chiassosi – che hanno preso casa nei pressi del mio quartiere.

Qui da noi l’estremismo è la malattia senile del populismo.