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Curriculum vitae
La moglie di Nietzsche

Mi riferisco a Nietzsche, e non al filologo che si è dedicato allo studio del verso ditirambico, ma proprio al filosofo, al teorico del nichilismo e dell’eterno ritorno, cioè il pensiero dei pensieri intuito durante una passeggiata nei boschi di Silvaplana, nell’alta Engadina, in Svizzera, cantone dei Grigioni, 6000 piedi di altezza, un luogo al [continua]

Finisce con l’arrivo in una grotta Le due parti tenderanno a unirsi I. DUE SOLI 1. (1) Lui-Lei e poi? (togliere le Maiuscole) (2) Un romanzo perfetto, un piccolo libro involuto come non volutamente teorizzato da Baudelaire in Razzi o Il mio cuore messo a nudo Che poi desiderandolo quel [continua]
Mediterraneo memoriale

A Lerici tra i sei e i tredici anni di educazione invernale, guardando da riva il mare 1. Il cappello femminile offertomi getta un’ombra coloniale tra le onde grigie degli olivi s’insinua adesso il mare 2. Concerto per tortole a più voci circa alle sei di mattina e alla persiana luce di marina 3. Un [continua]
Il sentimento del tempo

Quattro amici decisero di trascorrere una giornata al mare. I quattro amici si conoscevano da molto tempo, da quando erano poco più che bambini; ora erano giovani uomini e giovani donne, ma quel giorno pareva loro molto simile – chissà perché – ad un altro che avevano trascorso insieme molti anni prima. I quattro amici [continua]

Che poi, diciamolo: sarebbe stato meglio rimanere in casa spaparanzato sul divano a guardare uno di quei filmacci che mi piacciono tanto. Davano “Nightmare on Elm Street”. Freddy squarta, sbudella, terrorizza, appare, scompare, entra nel sogno, esce dal sogno, poi squarta e sbudella ancora, poi muore. Ma tanto torna in “Nightmare on Helm Street 2”, [continua]
La fiaba del lupo

Gatto Ormai vecchio, lo consideravano un saggio, esperto del mondo, entrato e uscito dalla vita più di un normale gatto. Chi gli portava cibo temeva i suoi occhi avvolti da mistero, perché uno, confuso, andò per chiedergli consiglio … e si perse. Non rimise più zampa sulla terra … Si dice che ancora cammina nel [continua]
Ma come sono bravi…

Forse sarà un’eresia, ma a volte viene da chiedersi se i musicisti virtuosi, quei mostri di bravura capaci di infilare le acrobazie più spericolate, di innalzarsi al di sopra della mischia col sorriso sulle labbra e una folla osannante ai loro piedi, facciano davvero bene alla musica. Talvolta infatti ho come la sensazione che in [continua]

C’era una volta un sasso che rotolava giù dalla montagna che lo aveva generato. Fai buon viaggio, sassolino mio! – gli diceva la montagna, mentre lui rotolava e rotolava: tra le rocce, sopra i prati e nei ruscelli. Era un normale sasso ruvido, ma rotolò talmente tanto che divenne lucidissimo. Quando si fermò, era così lucido [continua]
A journey in the dark

Scesi per la seconda volta nelle profondità della terra parecchi anni or sono, sotto l’esperta guida di un vecchio minatore di Rivamonte Agordino, che chiamerò con il suo soprannome, Tìta, perché è solo così che, nei gruppi degli uomini che dalla notte dei tempi si confrontano con le forze della natura, si viene identificati. Tìta era [continua]
Il libro delle tasche

Il libro delle tasche, e ogni tasca ha un suo contenuto pieno di interesse – oppure no, ci sono anche delle tasche vuote; è naturale che ogni tanto ci siano delle tasche senza niente dentro – perché no, caro editore? Anche una tasca vuota ha un suo senso, una sua dignità, un certo passato. [continua]
Canzoni come niente

Il funzionale è il peggiore di tutti i valori” George Perec Accade a volte che accogliere e seguire una prospettiva rasoterra conduca molto più il là di quanto ci si aspetti. Fotografare uno specchio d’acqua, regalo di una pioggia improvvisa, può svelare una grazia impensata che neanche cento pose studiate riescono a catturare. Solo l’ascolto con [continua]
Sul gusto nazionale

Stavo proprio pensando che un perseguitato che non ha la gentilezza di farlo dimenticare che è perseguitato allora se lo merita di essere perseguitato, almeno un po’, quando è risuccesso. Chissà come mai, ma ogni volta, proprio ogni volta che tiro fuori di tasca il mio caro e venerabile pacchetto di nazionali senza filtro, ogni [continua]