Archivi tag: romanzo a puntate

L’indio fischiava e sospirava come un uccello trafitto, agitava le sue fronde di piume distogliendomi dal naufragio, e il riso mi aveva così scavato fin nel più intimo delle viscere che mi era impossibile fischiare e salvare il mio fratello ferito al cuore. Mi sono tirato su, esilarato dalla morte dell’indio, ho incrociato le gambe e senza che dicessi nulla l’indio mi ha consegnato il suo tamburo.

Quando la fame o il caldo sono molto forti, il capitano inventa ragioni più fantasiose: dice di aver sentito le sirene, e che le sirene gli hanno rivelato che la secca è solo un’illusione, l’intera nave non è altro che un sogno, e non deve preoccuparsi di nulla. Quando pensa alle sirene, il capitano diventa molto pericoloso: è in quei momenti che ha cercato di uccidere Gianni Sherwood.

L’estraneo si era sistemato vicino al corridoio del vagone proprio sull’angolo opposto rispetto a quello dove stava il giovane, e il giovane poteva vederlo nel riflesso trasparente del finestrino, e così, ancora ignaro di quale terribile orrore quell’incontro avrebbe portato nella sua vita, ebbe il comodo di considerare il nuovo venuto dalla testa ai piedi, senza parere sfacciato.

Come che fosse, lampadari o non lampadari, nel corso degli anni era potuto capitare, a chi nella bella stagione passasse per i rioni in cui Sommariva abitava, di incappare in un corpo riverso nelle vicinanze di un muro di gelsomini, come all’inizio di un buon vecchio mistery inglese.

“La voce di S. quando ronzava la nota sotto l’influsso della vibrazione della motocicletta che aveva finito per fondere insieme lei e suo padre non era la voce che S. aveva di solito, e non le era mai stato possibile ripetere quel suono a casa o in qualunque luogo che non fosse la motocicletta nera di suo padre che saliva verso il lago”.

Ma lo svago prediletto e dagli orridi bracchi e dai loro guardiacaccia era la morte da diporto, o come dicevan tutti Lazzaro, giuoco del quale segue qui un resoconto steso da una terza parte nei modi che la stupenda lettrice vedrà.

Inizialmente il Giabba veniva per lo più usato in sedute spiritiche o da prestigiatori, ma pesavano sulla possibilità di un suo largo impiego le sue dimensioni abnormi. Nessuna fiera itinerante avrebbe mai accettato di dedicare un intero carrozzone al trasporto del solo Giabba, come se si trattasse di un gruppo di leoni.

Quasi ogni giorno, o comunque ogni volta che torna ubriaco dal bar scozzese che si trova proprio all’angolo di uno dei quattro incroci che contornano il condominio in cui abitiamo, mio figlio poco prima di accasciarsi sul divano letto dove di solito dorme mi grida che le sue ginocchia si stanno incollando, e che solo [continua]

Fetish/ 5

di in: Fetish

Aiuto le coppie sterili ad avere un figlio, confessò. Se fumo o faccio sesso con qualcosa di diverso da una provetta, la massa critica scende sotto la soglia di attenzione.

Una vera statuina vivente si muove solo quando tutti sono girati. Guardarla sempre è il modo più sicuro di ucciderla, o di diventare a propria volta statuina. Gli unici che la possono vedere quando si muove sono i bambini, recita il segreto catechismo delle statuine.

In altre parole, va in effetti riconosciuta al “viaggio” nel “futuro” una certa utilità, quando ad esempio esso venga effettuato per scopi politici: l’ambito politico infatti, a meno di non avere un’intera popolazione di psyche® artificiali consenzienti (un software, per così dire, totalitario), non permette correzioni di sorta all’interno del quadro di comando, estremamente rigido.