Spesso un romanzo nasce da una semplice immagine, un’intuizione, e altrettanto di frequente, dei grandi romanzi a rimanerci impressi sono i personaggi più che le loro azioni. Quanti episodi del Don Chisciotte sono ormai soltanto ricordi vaghi, mentre l’anelito tragicomico del cavaliere della Mancha e la grassa prosaicità del suo fedele Sancho Panza sono ben presenti e [continua]

Stregati da un jingle siamo, finiti, tutti seduti dopati capiti L’azzurro reclama, l’azzurro sublima, questa puntata che sa di rapina Se fuori non parte nessuna avventura, restiamo rapiti da suoni più miti Nel buio d’intorno, nella cucina, un’eco di sogno adesso sviolina Ripete le mosse un solo copione, che forse qualcuno dirà  confezione: Il blu della [continua]

Il vecchio aveva deciso di arare il terreno in pendenza anche se era piovuto da poco e nell’ultimo tratto in discesa, al momento di far manovra, il trattore s’è ribaltato e lui c’è finito sotto. Da quel giorno non ha più mosso le gambe e ha dovuto vendere tutto, vacche, maiali, conigli, oche e tacchini, [continua]

A schermo nero

di in: Bazar

Anniversario 1962, Malibu. Tod Browning rilascia un’intervista a trent’anni dall’uscita sugli schermi di Freaks.   Già passati trent’anni? E allora? Si dimostra una volta di più quanto sia turpe sopravvivere alle proprie opere. Il mondo è già così pieno di mostri, che mi sorprende dobbiate rispolverare il mio filmetto dalle cineteche dove è ammuffito per oltre [continua]

Sembra passato tanto tempo da quando ci s’invitava a non demonizzarlo, a liberarci dalla sua «ossessione». Si ricorderà come il dimissionario segretario del piddì, nella campagna elettorale destinata a sancirne il definitivo trionfo, si spinse sino a censurare il nome del «candidato dello schieramento avverso». Come se ogni censura non fosse in primo luogo una [continua]

Per evitare deflagrazioni nelle strade o dentro ad appartamenti poco sicuri, che potrebbero coinvolgere altre persone che non vogliono ancora suicidarsi, lo Stato appronta in ogni città delle speciali camere di scoppio.

Cari amici, come forse sapete, collaboro da più di tre anni a “Europa”, che è il giornale del PD. Di solito parlo dell’America e qualche volta dell’Italia vista dall’America. Questo articolo, che ho scritto a commento del caso Englaro, non è stato pubblicato. Non critico la decisione del giornale, so benissimo che ci sono equilibri politici [continua]

un cavallo è un animale molto bello da sognare: colleziono mini poni c’è poco da fare… da bambina ho chiesto alla fatina di fare la fantina e per un po’ l’ho fatto. poi quel sogno si è rotto. torna ora da sotto le coperte, questo mio bisogno di cavallo, in forma di sogno. il cavallo è [continua]

Relazione di Robert Mächler, Baden, 15 gennaio 1964. Cari signori, non vi ruberò troppo tempo. Il mio nome è Robert Mächler. Questa mia breve relazione nasce dalla mia lunga solidarietà con il grande scrittore Robert Walser, di cui mi onoro di aver decifrato i manoscritti e interpretato alcuni dettagli biografici. Io avevo diciannove anni (scuserete [continua]

L’Italia, la Romania, Napoli e la Sicilia resteranno esattamente dov’erano l’anno passato. Godranno di sogni ben profondi verso fine quaresima, talvolta avranno le traveggole col sole a picco”. François Rabelais, Predizione pantagruelina per l’anno perpetuo A guardarsi in giro, di questi tempi, è pieno di gente che mostra di sapere come andrà a finire. Potrebbe [continua]

Il resto

di in: Bazar

1.   Tutto si era ridotto di misura. Aveva visto suo figlio uscire dal cortile con la macchina: un lungo giro, il rumore delle ruote sulla ghiaia. Sua moglie era partita in mattinata per andare a trovare una zia, ospite in casa di riposo. Così era rimasto un po’ a guardare. Tutte quelle cerimonie erano [continua]

Nell’aprile 1997, poco meno di un anno prima dell’apparizione di Semplici storie, dovetti tenere in qualità di ex-borsista un discorso per il conferimento del premio Alfred Döblin. Alla vigilia della conferenza trovai nell’opera omnia di Döblin la frase alla quale il mio discorso finì per approdare. Nell’Epilogo del 1948 egli scrive: «Inoltre ogni libro aveva il suo stile, [continua]

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