Il viaggio di cui si fantastica qui non è, ovviamente, mai accaduto: Giacomo Leopardi declinò l’offerta di una cattedra di filologia dantesca presso l’Università di Bonn perché intimorito dal rigido inverno tedesco. Ho voluto comunque immaginare quel viaggio in compagnia dell’amico Bunsen, colui che in effetti gli aveva offerto una cattedra in Germania e quindi la risoluzione degli assillanti problemi economici. Le mie fantasie vogliono essere un’occasione per rendere omaggio alla poesia e al pensiero del grande Recanatese, anche in rapporto alla cultura europea a lui contemporanea e posteriore – e per ribadire, se ce ne fosse bisogno, quanto determinante sia Leopardi per noi, suoi balbuzienti epigoni. Motivo non ultimo di questo mio fantasticare è il legame tra ZIBALDONI E ALTRE MERAVIGLIE e l’autore dei Canti. (A. D.)