essere dentro, essere fuori: non so come spiegare questo doppio stato! ma ciascuno ha il proprio lato oscuro… quando sono dentro, al minimo sentore di malessere, faccio presto a mettere il naso fuori per una boccata d’ossigeno. e poi di nuovo a ritroso: quando il malessere è fuori, rientro dove mi sento più sicuro e [continua]

Ho incontrato Maurizio Noris per una presentazione a cui doveva partecipare il suo amico Franco Loi: cercavamo di instradare preventivamente l’intervento del grande poeta milanese che, come giusto, ci scappava da tutte le parti. Pur vivendo nella stessa città (o meglio provincia), non conoscevo Noris. Una buona occasione per tutti sono ora la sua raccolta [continua]

Sono a Sappada. Oggi mi sentivo infelice a Treviso e così ho deciso di ritornare nei luoghi della mia infanzia. La prima volta avevo dieci anni. Era l’estate dopo l’esame di quinta elementare. I miei genitori mi mandarono dai nonni – dalle persone che mi dicevano di chiamare i miei nonni –, e che, assieme [continua]

Ha appena esordito Perìgeion, “nuovo luogo di interscambio culturale”. Riceviamo dalla redazione la seguente breve presentazione e il primo testo pubblicato, un’intervista a Ida Travi.

Conversazione con Jean-Francois Lattarico, professore di Letteratura italiana presso l’Université Jean Moulin – Lyon 3, che si interessa da sempre di letteratura e melodramma dei secoli XVII e XVIII. Suo campo d’indagine privilegiato è il Barocco italiano.

È raro imbattersi in una raccolta corposa come questa Da Pascoli a Busi (Quodlibet, 2014), messa insieme da un recensore così giovane; tuttavia Matteo Marchesini appare perfettamente formato, solido, un critico della tradizione. La spinta alla giustizia e all’ordine si esplica nella revisione della gerarchia tra gli autori, delle opere dei singoli autori soprattutto attraverso [continua]

“L’importante non è stabilire se uno ha ragione o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, ma incoscienza” – Giovanni Falcone   Carlo e Ada Sono le otto di un torrido venerdì di luglio, Carlo e Ada stanno [continua]

Quando il commerciante di alimentari K. Weinrich entrò dalla porta dell’Agenzia di servizi alla persona “Corona” per sedersi e illustrare le sue intenzioni, l’attenzione di Karl colse un’irripetibile serie di dettagli il cui insieme annunciava – giustamente, come si sarebbe visto in seguito – sia curiosità che allarme. Fu infatti con questo particolare stato d’animo [continua]

mi hanno sempre parlato di una muta fatta di una spirale finissima… una seta – dicono – lavorata già dal tempo dei tempi… con intarsi che a ogni minimo soffio rivelano venature cangianti di una miniatura sempre nuova. e da ogni miniatura una scrittura trapela dove una parola incontra le altre tacendo e parlando continuamente [continua]

Ieri, fino a tarda sera, gli operai del Comune hanno piazzato gli altoparlanti sui balconi lungo la via centrale, poi hanno tirato cavi tra un altoparlante e l’altro, poi hanno fatto una o due prove audio. Gli altoparlanti funzionavano benissimo, come ho potuto constatare anch’io dal mio letto. Non è una sorpresa: da tempo so [continua]

Questo saggio di Simona Carretta è stato precedentemente pubblicato sul numero 80 della rivista francese «L’atelier du roman» (Flammarion, dicembre 2014), che ha dedicato un dossier alla romanziera Anna Maria Ortese, «Anna Maria Ortese. Place aux Sudistes», con contributi di scrittori e critici italiani e francesi. Il testo di Carretta, dedicato in particolare al Cardillo addolorato (romanzo pubblicato da Adelphi nel 1993 e in Francia vincitore nel 1998 del Prix du Meilleur livre étranger), è qui proposto per la prima volta in italiano e con alcune lievi modifiche rispetto all’originale.

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