Un viaggio nel mito, quello di Caillié, un’ossessione. Al centro, il luogo mitico per eccellenza in Occidente: Timbuctù, la misteriosa. Così misteriosa che il suo stesso nome appare fluttuante, non si sa cioè esattamente come indicarla: col nome che oggi appare sulle carte del Mali, dove si trova, nel deserto del Sahara? E cioè Tombouctou, [continua]

1. Non ho ancora trovato il tema di questo racconto. Eppure non possonon scrivere. Scrivere, prendere appunti è un’ossessione che ti corrode la vita. Me ne sto qui sull’erba bruciata di Forte Antenne, a schizzare pigri disegni. Estrella mi guarda ridendo. Riempirò molti fogli di graffiti e di sgorbi e di ghirigori. E alla fine [continua]

Ritorno

di in: Gino

Decidere dove andare era come guardare la nebbia: più ci fissava gli sforzi, più si infittiva la confusione. Allora camminò ancora più veloce e si lasciò andare alle strade e le pietre rosse, i mattoni, i percorsi ritorti delle vie. Ci pensassero loro, a guidarlo. Solo una volta seduto sul sedile, coi primi addii dei [continua]

Vincent

di in: Bazar

1 Se porgi l’orecchio al cielo sentirai dei corvi, Più voraci nel vuoto che nel nero… Ma se voli Inseguito da altri voli, sei prigioniero di una tela. 2 Girotondi di nuvole e raffiche di vento Dal promontorio. Falci taglienti al di là Dell’orzo recidono l’azzurro secco Del destino. Con una lingua solitaria Il cuore [continua]

Un romanzo familiare che, via via, da storia di esistenze individuali, si trasforma in un affresco dell’esistenza in quanto tale, dell’esistenza nella quale respirano i viventi e le cose, la terra e i suoi colori. Nella storia di due fratelli, nel loro legame fatto di reciproca amara sorveglianza, di distanza sofferta e insieme perseguita, si [continua]

1. Arrivare oltre la galleria era diventato molto difficile. Usciva di casa quasi all’alba, in modo da percorrere le vie centrali ancora deserte, trovare un parcheggio e incamminarsi verso l’ufficio postale, prima che l’impiegato prendesse servizio. Era affaticato, stanco di una stanchezza senza peso, che non aveva nulla a che vedere con il lavoro. Le [continua]

XXI. Il mondo dovunque è cambiato, ma qui . . . Alla corte dell’Imperatore Federico giungevano da ogni parte del mondo artisti, musici e favellatori, oltre che gente dotata in qualche misura di abilità varie: schermitori, giostratori. E questo perché Federico aveva fama di essere sommamente generoso verso uomini siffatti, dediti ossia alla cura delle arti. Durante [continua]

L’estate che ero a Villa Minozzo, in un minuscolo appartamento preso in affitto dal veterinario del paese, quando a ferragosto è venuto Vittore a trovarmi e abbiamo cominciato ad andare in giro, lui con la macchina fotografica, io con quaderno e matita, per esercitarci a osservare il mondo che avevamo attorno, fin dall’inizio cu siamo [continua]

δι’ ένεργείας ές άργίαν… Carlo Michelstaedter I personaggi della raccolta di racconti Storie di solitari americani” (traduzione e cura di Daniele Benati e Gianni Celati – Edizioni BUR, Luglio 2006) li conosciamo da tempo, quasi tutti: quelli più famosi ed emblematici,come il Bartleby di Melville, il Wakefield di Hawthorne e l’Uomo della folla di Poe, [continua]

Radici e rami

di in: Bazar

Guardo mio padre guardarmi, negli occhi parlarmi. Guardo mio figlio guardarmi, negli occhi ascoltarmi. * * * Bari, 15 ottobre 1959 La partenza per Napoli si avvicina. Domenica mattina alle due e trenta, infatti, lasceremo Bari. … Dicono che per andare a Capri, da Napoli, ci vogliono solo tre ore di vaporetto; sicché, volendo, si [continua]

Il linguaggio è per essenza dialogo” Ortega y Gasset, La ribellione delle masse, 1926-1937 1. Alcune annotazioni [rudimentali] sul sistema binario, a chiudere sulla tirannide Lo “zero” e i sistemi diversi dal decimale. Prima di scrivere di questo libro importante di Valerio Magrelli (Disturbi del sistema binario, Einaudi, 2006) credo che bisogna riflettere un poco [continua]

Quando ero giovane, per un’estate ho frequentato un mercato sul lago di Garda. Con il nostro banco di chincaglierie ci spostavamo giorno dopo giorno nei paesi del circondario. Se me lo ricordo come un periodo meraviglioso è perché il posto che ci era stato assegnato era proprio di fronte a un venditore di fazzoletti, un [continua]

[Circondato da colleghi sonnacchiosi e distratti, il Professor Dan Baha dà inizio alla sua requisitoria finale nel Collegio dei Docenti che chiude il libro Scusi, prof, ho sbagliato romanzo, di Alessandro Banda , Guanda 2006] “E allora che senso ha avuto, tutto ciò? Che senso ha? O, detto in altri termini, che ci stiamo a [continua]

Il fantasma di Kafka Il 14 agosto 1912 Franz Kafka consegna all’editore Ernst Rowohlt una raccolta di diciotto brevi prose intitolata Betrachtung (Meditazione). Il 12 novembre del 1913 il piccolo libro – il suo primo libro – sarà pubblicato in ottocento esemplari numerati. Il 29 dicembre dello stesso anno scrive a Felice Bauer: «[Nella raccolta] [continua]

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