Quando ho letto la chiamata al raduno Spazzavento, il nome scelto, e l’invito – che lasciava ben più spazio ad atteggiamenti dubitanti che a istanze definite – mi hanno catturata, facendomi immaginare. Immaginare cosa? Beh, per prima cosa, sebbene il testo l’avessi letto in un asettico file, l’annuncio con quel titolo mi pareva più da [continua]

Tutto è VAGO, nel senso che Leopardi dava a questa sua parola-chiave. Del resto se non ondeggiassimo nel vago non avremmo nessuna chiave per aprire le porte del mondo, che appunto si dà nella sua vaghezza. Il mondo è desiderabile perché è vago. Perciò che può fare una banda di scrittori, artisti, musicisti, teatranti, burattinai [continua]

Riunione generale detta per ora SPAZZAVENTO Incontro di libere pensate letterarie, dove un po’ si leggerà, ma di più si proverà a spazzare via questa faccenda del semplice leggere, che a volte è bello, ma a volte rompe molto le scatole.   Poiché della piccola rivista “Il Semplice” le cose più utili erano le riunioni [continua]

Hashish ed eunuchi a Warda   Durante l’occupazione, conoscevo tutti i governanti francesi. Non che scopare con i loro lacché mi sia servito a molto. O meglio, sono sopravvissuta. Per miracolo, come una stella surriscaldata allo zenit, o un virus: esplosioni veneree, diarree lattee   Fedeltà, onore: piatti arcipelaghi abbandonati su cui da mezzo secolo [continua]

Caro Roberto *, da “quel” tempo oltre che editore sei anche un po’ tutor e padre (insieme a Celeste lo sposo) di Nane Oca. E dunque eccoti un nuovo racconto: quello di Nane Oca rivelato in cerca dei poeti appollaiati – azione teatrale, commedia in atto, evento di poesia, forma aperta – avvenuto la notte [continua]

Curriculum della rivolta Scarica, mi dicono, gli amici del sabato, il modello europeo del CV: compila, spedisci, venditi bene. Inglese livello A, francese B, insistono, e giù di grappa nei peggio bar. Una sera dopo i wurstel lo stendo, sui ragli dalla cucina dei cinque inquilini e le bestemmie intagliate dentro il mio sangue, e [continua]

Mi riferisco a Nietzsche, e non al filologo che si è dedicato allo studio del verso ditirambico, ma proprio al filosofo, al teorico del nichilismo e dell’eterno ritorno, cioè il pensiero dei pensieri intuito durante una passeggiata nei boschi di Silvaplana, nell’alta Engadina, in Svizzera, cantone dei Grigioni, 6000 piedi di altezza, un luogo al [continua]

Finisce con l’arrivo in una grotta Le due parti tenderanno a unirsi   I. DUE SOLI 1.   (1) Lui-Lei e poi?   (togliere le Maiuscole)   (2) Un romanzo perfetto, un piccolo libro involuto come non volutamente teorizzato da Baudelaire in Razzi o Il mio cuore messo a nudo   Che poi desiderandolo quel [continua]

A Lerici tra i sei e i tredici anni di educazione invernale, guardando da riva il mare 1. Il cappello femminile offertomi getta un’ombra coloniale tra le onde grigie degli olivi s’insinua adesso il mare 2. Concerto per tortole a più voci circa alle sei di mattina e alla persiana luce di marina 3. Un [continua]

Quattro amici decisero di trascorrere una giornata al mare. I quattro amici si conoscevano da molto tempo, da quando erano poco più che bambini; ora erano giovani uomini e giovani donne, ma quel giorno pareva loro molto simile – chissà perché – ad un altro che avevano trascorso insieme molti anni prima. I quattro amici [continua]

Soccorso

di in: Bazar

Che poi, diciamolo: sarebbe stato meglio rimanere in casa spaparanzato sul divano a guardare uno di quei filmacci che mi piacciono tanto. Davano “Nightmare on Elm Street”. Freddy squarta, sbudella, terrorizza, appare, scompare, entra nel sogno, esce dal sogno, poi squarta e sbudella ancora, poi muore. Ma tanto torna in “Nightmare on Helm Street 2”, [continua]

I brani che seguono sono tratti dal volume “A schermo nero” di Marco Ercolani, in uscita in questi giorni nella collana “Questo è quel mondo” (QuiEdit).
Per altre informazioni e per l’acquisto si può consultare su questo sito la sezione QUESTO E’ QUEL MONDO.

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