È raro imbattersi in una raccolta corposa come questa Da Pascoli a Busi (Quodlibet, 2014), messa insieme da un recensore così giovane; tuttavia Matteo Marchesini appare perfettamente formato, solido, un critico della tradizione. La spinta alla giustizia e all’ordine si esplica nella revisione della gerarchia tra gli autori, delle opere dei singoli autori soprattutto attraverso [continua]

“L’importante non è stabilire se uno ha ragione o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, ma incoscienza” – Giovanni Falcone   Carlo e Ada Sono le otto di un torrido venerdì di luglio, Carlo e Ada stanno [continua]

Quando il commerciante di alimentari K. Weinrich entrò dalla porta dell’Agenzia di servizi alla persona “Corona” per sedersi e illustrare le sue intenzioni, l’attenzione di Karl colse un’irripetibile serie di dettagli il cui insieme annunciava – giustamente, come si sarebbe visto in seguito – sia curiosità che allarme. Fu infatti con questo particolare stato d’animo [continua]

mi hanno sempre parlato di una muta fatta di una spirale finissima… una seta – dicono – lavorata già dal tempo dei tempi… con intarsi che a ogni minimo soffio rivelano venature cangianti di una miniatura sempre nuova. e da ogni miniatura una scrittura trapela dove una parola incontra le altre tacendo e parlando continuamente [continua]

Ieri, fino a tarda sera, gli operai del Comune hanno piazzato gli altoparlanti sui balconi lungo la via centrale, poi hanno tirato cavi tra un altoparlante e l’altro, poi hanno fatto una o due prove audio. Gli altoparlanti funzionavano benissimo, come ho potuto constatare anch’io dal mio letto. Non è una sorpresa: da tempo so [continua]

Questo saggio di Simona Carretta è stato precedentemente pubblicato sul numero 80 della rivista francese «L’atelier du roman» (Flammarion, dicembre 2014), che ha dedicato un dossier alla romanziera Anna Maria Ortese, «Anna Maria Ortese. Place aux Sudistes», con contributi di scrittori e critici italiani e francesi. Il testo di Carretta, dedicato in particolare al Cardillo addolorato (romanzo pubblicato da Adelphi nel 1993 e in Francia vincitore nel 1998 del Prix du Meilleur livre étranger), è qui proposto per la prima volta in italiano e con alcune lievi modifiche rispetto all’originale.

Non è facile ricominciare, tracciare un percorso mentale per riempire gli inevitabili, e incolmabili, buchi di ogni ricerca: ritornare, rivedere, ripensare… Un nuovo periodo di lavoro tra i Lobi del Burkina Faso. Sfidare un baratro di quattro anni di assenza. Forse, avrei dovuto iniziare un quaderno nuovo, senza tracce di terra rossa né striature appiccicose [continua]

Due o più persone in un luogo pubblico o in un’adunanza qualsivoglia, che stieno ridendo tra loro in modo osservabile, né sappiano gli altri di che, generano in tutti i presenti tale apprensione, che ogni discorso tra questi divien serio, molti ammutoliscono, alcuni si partono, i più intrepidi si accostano a quelli che ridono, procurando [continua]

“Secondo me un viaggio è andare da un paese all’altro. Un viaggio si fa quando si deve andare in luoghi lontani e non vicino, altrimenti si chiamerebbe spostamento. Andare a lavorare o a fare un servizio per me non è un viaggio ma semplicemente uno spostamento. Un’altra definizione che si può dare di viaggio è [continua]

ROMA, SCIPIONE   Era lavica rossa pittura Piazza Navona quei secoli lunghissimi e brevissimi in cui Scipione divorò la vita. Anche sulla Piazza ellittica e colonnata del Bernini e sulle mani rattrappite del Cardinal Decano turbinava il porpora della rivolta. Roma sotto una colata densissima di lavico colore e il pittore al lavoro t’invito ad [continua]

L’uomo del nuovo millennio s’avvia ad essere tra i più sconcertati di quanti abbiano mai mosso piede sul pianeta. Persino i nessi vitali delle attività fisiologiche, quali il mangiare o il respirare, sembrano troncati, cosí netto e definitivo appare il distacco dell’uomo odierno da un qualsivoglia senso del vivere. Completamente azzerato appare ad esempio il [continua]

Una filosofia esistenziale scritta da una donna che ha partorito sarebbe tutt’altra cosa. Non c’è un essere gettati nel mondo senza quel legame e quella sfera che comprende due esseri fino alla scomparsa di uno. Non c’è volontà e progetto di sé senza quell’ostacolo su cui si inciampa continuamente e da cui continuamente si prende respiro.

Zibook - gli ebook di Zibaldoni